Firenze è stata la prima tappa del nostro percorso. Complici la vicinanza geografica e l’avvicinarsi della Domenica al museo, giornata in cui è possibile visitare gratuitamente tutti i musei statali, decidiamo di passare due giorni nella bella città Toscana.
Da dove iniziare se non dal principio?
Non era la mia prima volta a Firenze; ai tempi delle superiori era la meta dello shopping con le amiche, ci ho trascorso un Capodanno e altre occasioni, una delle mie migliori amiche abita lì da un sacco di anni… Forse proprio per questa combinazione di cose, c’erano posti della culla del Rinascimento che non avevo mai visto né tantomeno guardato con attenzione. Visitare Firenze in due giorni è possibile, spostandosi a piedi da un capo all’altro della città per ammirarla in tutto il suo splendore senza lasciarsi scappare l’occasione di mangiare del buon cibo e bere del buon vino. Ma veniamo a noi! Quali sono le cose assolutamente da non perdere?
Visitare Firenze in due giorni
Raggiungere Firenze in treno è comodissimo, si scende alla Stazione di Santa Maria Novella e in pochi minuti si raggiunge, a piedi, il cuore pulsante della città: la celebre Piazza del Duomo, dominata dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni.
Il centro storico di Firenze
Ammirando le vetrine dei lussuosi negozi del centro, ben presto si arriva in Piazza della Signoria e si possono ammirare Palazzo Vecchio, una serie di sculture riferite alle vicende politiche della città, sulla destra la Loggia dei Lanzi – una piccola galleria all’aperto – e, dietro l’angolo, la celebre Galleria degli Uffizi che, strano ma vero, siamo riusciti a visitare con calma senza trovare km di coda! Fra soffitti affrescati e sale piene di opere d’arte, assolutamente da non perdere La Primavera e La Nascita di Venere di Botticelli (al 2° piano, sale 10-14); La Venere di Urbino di Tiziano e tanti capolavori di Giotto, Cimabue, Caravaggio, Leonardo da Vinci e Michelangelo, Rembrandt. Last but not least il Corridoio Vasariano (eccezionalmente aperto fino al fine Novembre 2016); un lungo passaggio sospeso che collega Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria, con Palazzo Pitti, sull’altra riva dell’Arno, e attraversa alcuni dei principali punti di interesse della città come Ponte Vecchio e il Giardino di Boboli.

Palazzo Pitti visto dal Giardino di Boboli
Palazzo Pizzi e il Giardino di Boboli
Può sembrare una frase fatta, ma Firenze è davvero un museo a cielo aperto! Ovunque ti giri, c’è qualcosa da vedere e spesso ti lascia senza fiato. Ci lasciamo alle spalle il celebre museo e ci ritroviamo lungo l’Arno, foto di rito (se ci penso, è stata una delle prime foto che ci siamo scattati – non senza un po’ di imbarazzo) e via lungo Ponte Vecchio, un tripudio di gioiellerie, per arrivare a Palazzo Pitti. Residenza in origine dei granduchi di Toscana e in seguito dei re d’Italia, oggi il palazzo ospita diverse collezioni di dipinti e sculture: oggetti d’arte, porcellane, una galleria del costume e la grande distesa del Giardino di Boboli, con la Grotta del Buontalenti (capolavoro dell’architettura e della cultura manierista), che vorrei assolutamente tornare a visitare. Eravamo in pieno inverno e credo che il periodo migliore sia sicuramente la Primavera ma non disdegnerei una di quelle belle giornate autunnali che ti scaldano il cuore con le sfumature del rosso e del marrone, il giallo e l’arancio.
Piazzale Michelangelo
Ma la cosa per cui mi viene da dire “vale la pena di…” è assolutamente la salita verso Piazzale Michelangelo. Parliamo di un belvedere che ti regala una vista mozzafiato: da Santa Croce ai ponti di Firenze in sequenza, primo su tutti Ponte Vecchio, dal Duomo a Palazzo Vecchio… Firenze è letteralmente ai tuoi piedi! Ci si può arrivare in autobus o a piedi salendo le scalinate monumentali delle cosiddette Rampe dei Poggi da Piazza Poggi nel quartiere di San Niccolò. Facilmente raggiungibile da Piazzale Michelangelo, al centro della quale campeggia una riproduzione del celebre David, c’è la Basilica di San Miniato al Monte con bellissimi mosaici sulla facciata. Dopo aver visto le riproduzioni del David presenti al centro di Piazzale Michelangelo e all’ingresso di Palazzo Vecchio, perché non andare direttamente dall’originale? Custodita all’interno della Galleria dell’Accademia, questa imponente statua in marmo è stata definita dal Vasari “l’opera c’ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine […] con tanta misura e bellezza” e incarna davvero la perfezione del corpo umano.

David di Michelangelo – Galleria dell’Accademia
Dove mangiare a Firenze: il Mercato di San Lorenzo
Di cose da vedere e da fare insomma ce ne sono tante, come di posti dove bere e mangiare. Ci vuole anche questo quando si viaggia e si (ri)scoprono posti nuovi. Ora, chi mi conosce sa che non sono esattamente l’incarnazione della “buona forchetta”, ma per quel poco che mi piace ci metto del mio! Ed ecco allora che mi sento di consigliarvi qualche posticino easy dove riempire lo stomaco: primo sulla lista, se non ci siete mai stati, il Mercato Centrale. Ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le tasche, complice un po’ di pazienza perché è sempre abbastanza affollato; io avevo mangiato una buonissima pasta fresca aromatizzata al tartufo.
A seconda della parte di Firenze in cui vi trovate quando vi assale quel famoso languorino, potete recarvi da GustaPanino in Piazza Santo Spirito o da Amblè, angolo nascosto in Piazza dei Del Bene a pochi metri da Ponte Vecchio, locali che ho avuto modo di testare in momenti diversi. Personalmente non ci sono ancora stata ma aggiungerei alla lista All’Antico Vinaio, secondo molti la focaccia più buona di Firenze, e Gesto Fai il Tuo, vivamente consigliatomi. Se invece avete voglia di un caffè, non potete assolutamente perdere la calda atmosfera ricreata da Chiaroscuro, coffee store alle spalle del Duomo che permette di assaggiare i caffè più buoni del mondo.

Selfie sul Lungarno – Alle spalle Ponte Vecchio
Roma ha la Bocca della Verità, Firenze la Fontana del Porcellino. La leggenda vuole che strofinare il naso del Porcellino, anche se in realtà si tratta di un cinghiale, porti fortuna tanto più se si mette una monetina sulla sua lingua e questa cade nell’acqua della fontana oltrepassando la grata. Noi ce l’abbiamo fatta e ci piace pensare che in qualche modo abbia contribuito a determinare come sono andate le cose 🙂
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