Weekend in Sicilia, una follia da ripetere

da Sabrina

Con il passaggio al nuovo sito mi sono resa conto di non aver ancora pubblicato articoli sul Sud dell’Italia. Eppure io a Sud e nelle Isole ci sono stata, diverse volte anche. Ripercorrendo fra i meandri della mia memoria, allora, ho deciso di spostare le lancette indietro di qualche anno e tornare a ottobre 2014 quando la mia famiglia si è riunita in una piccola frazione del comune di Agrigento. In occasione di un matrimonio, è nato un weekend in Sicilia molto speciale che, in appena 3 giorni, è riuscito a darmi grandi soddisfazioni.

Il mio weekend in Sicilia inizia di buon mattino con un areo Pisa-Palermo (prenotato con 2 mesi di anticipo al costo di 40 € A/R) che in men che non si dica, circa 60 minuti, mi fa atterrare all’Aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi. Auto a noleggio presso uno dei tanti rivenditori autorizzati e via, si parte!

Toccata e fuga in Sicilia

Mondello

La prima tappa di questo weekend in Sicilia è Mondello, una delle località turistiche più famose del capoluogo palermitano. Racchiusa fra Monte Gallo e Monte Pellegrino, la spiaggia di Mondello si trova ad appena 12 km da Palermo e rappresenta una meta molto ambita dagli abitanti della città.

Spuntino a Mondello
Spuntino sul lungomare di Mondello

Caratterizzata da una sabbia fine fine di colore bianco, che ricorda le spiagge caraibiche, la spiaggia di Mondello è circondata da viali alberati, case e palazzi in stile liberty, club nautici e circoli esclusivi. Trascorro poco tempo a Mondello, il tempo di fare una passeggiata lungo mare, affondare i piedi nella sabbia e stringere fra le mani una gigante brioche con gelato.

Palermo

La seconda tappa è Palermo. Mi dirigo verso il centro della città e mi concedo una passeggiata in libertà. Senza troppi programmi e senza troppe pretese,  mi soffermo davanti al Teatro Massimo in Piazza Verdi: il teatro lirico più grande d’Italia e uno dei più grandi d’Europa, costruito in stile neoclassico e famoso per la sua acustica perfetta.

Teatro Massimo di Palermo
Il teatro Massimo di Palermo

Attraverso i Quattro Canti all’incrocio fra Via Maqueda e il Cassaro, la strada più antica della città (oggi Via Vittorio Emanuele), e mi ritrovo al centro di una piazza ottagonale le cui 4 facciate sono decorate dalle dediche a 4 sovrani, 4 sante protettrici e le 4 stagioni.

E proseguo verso la Cattedrale dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta, una chiesa imponente la cui storia risale addirittura all’epoca punica. Luogo di culto cristiano in epoca romana, moschea sotto la dominazione araba, la Cattedrale di Palermo è stata ricostruita diverse volte nei secoli tanto da rappresentare un luogo unico al mondo.

Agrigento e la Scala dei Turchi

Agrigento vanta una storia che affonda le proprie radici nell’antica Grecia, non a caso è famosa nel mondo per la Valle dei Templi. Città natale di Luigi Pirandello, Agrigento mi è rimasta impressa per il contrasto evidente fra bellezza e povertà. Potenziale sottovalutato da una mala gestione della città, troppo spesso abbandonata a se stessa.

Il centro storico di Agrigento è un dedalo di stradine e vicoletti che ricordano la medina araba, solo che al centro non ci sono moschee ma chiese in stile barocco che si fondono magistralmente con testimonianze dell’architettura greca, romana, bizantina, normanna e araba… Segno delle testimonianze lasciate da secoli e secoli di civiltà.

Scala dei Turchi (AG)
Vista panoramica dalla Scala dei Turchi

A circa 13 km di distanza dalla città, passando davanti alla casa di Pirandello e Porto Empedocle, raggiungo la famosa Scala dei Turchi; una scogliera di roccia bianca che presenta una particolare struttura a scalini. La Scala dei Turchi è una delle “punte” del golfo di Agrigento in cui solevano ripararsi dalle intemperie pirati e corsari.

Terrazza panoramica di Agrigento

Più che a un itinerario, questo articolo si presenta con un raccoglitore di ricordi, immagini e impressioni. Il tempo trascorso in Sicilia si conta sulle dita di una mano, una toccata e fuga che mi ha giusto permesso di riappropriami delle mie radici e trattenere quanto più possibile. Strade, monumenti, volti e punti panoramici sono rimasti impressi nella mia mente come istantanee cui non sempre sono riuscita ad associare un nome.

Non c’è stato tempo di programmare né memorizzare. Le strade di Palermo, il mare di Mondello, la terrazza panoramica di Agrigento affacciata sulla la costa girgentina, le acque cristalline della Scala dei Turchi… La scorpacciata di brioche con gelato, granita siciliana, cannolo, arancine, pane e panelle… E sullo sfondo parenti, che non vedevo da anni, e sbiaditi ricordi d’infanzia. Tornerò spero a breve e con un itinerario come si deve per raccontare nel migliore dei modi questa terra che fa parte di me.

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