Conosciamo Alessio Longo, un insegnante itinerante di origine pugliese

da Sabrina
Alhambra di Granada, Andalusia

Qualche settimana fa sono stata contatta da Alessio, giovane insegnante di Scuola Secondaria e grande appassionato di viaggi, che si è offerto di parlarci di sé; raccontandoci non solo chi è cosa fa nella vita anche e soprattutto condividendo con me e con voi l’amore per la scoperta di Paesi e Culture diverse dalla nostra.

Una passione e, in parte, una vocazione che lo ha portato a fare diverse esperienze di studio e di lavoro in Europa e nel resto del Mondo. Conosciamolo meglio!

Ciao Alessio, parlaci di te! Chi sei, cosa fai, da dove vieni

Ciao Sabrina, innanzitutto ti ringrazio per questa intervista. Seguo il tuo blog e lo trovo molto carino. Mi presento: sono Alessio Longo, un ragazzo pugliese di 28 anni, insegnante e grande appassionato di viaggi.

Chichén Itza
Cenote

Come nasce la tua passione per i viaggi?

La mia passione per i viaggi nasce fin da piccolo. Mi definisco una persona curiosa e irrequieta. Essendo cresciuto in un piccolo paese della provincia di Foggia, ho sempre sognato di scoprire il mondo, di vedere e toccare con mano cosa ci fosse oltre la mia realtà; che mi è sempre stata stretta sin da quando ne ho memoria.

Come organizzi i tuoi viaggi e quanto tempo prima?

Dipende dal tipo di viaggio. Quando si tratta di viaggi di lavoro, mi organizzo con largo anticipo: acquisto i biglietti e cerco un alloggio tramite agenzie immobiliari, Gruppi Facebook o AirBnb. Essendo un insegnante itinerante, come mi piace definirmi, cambio spesso il Paese in cui svolgo il mio servizio e di conseguenza anche la casa in cui vivo. Pertanto, per me è importante trovare case accoglienti, luminose e sicure.

Quando invece organizzo viaggi per piacere, molto spesso acquisto i biglietti su siti di compagnie aeree low-cost poco tempo prima della partenza e successivamente mi metto alla ricerca dell’alloggio più conveniente.

Cosa intendi per insegnante itinerante? Che cosa insegni?

Mi definisco un insegnante itinerante perché non resto mai a lungo nello stesso luogo. Mi piace spostarmi da un Paese all’altro, alla ricerca di nuovi stimoli, avventure ed esperienze.

Sono un insegnante di scuola secondaria, ma grazie al titolo ottenuto in Perù, posso insegnare anche nella scuola dell’infanzia e primaria.

Viaggi da solo o in compagnia?

Solitamente viaggio da solo e trovo grande piacere nell’esplorare il mondo in mia compagnia.

Mi piace fare affidamento su di me e scoprire lati di me stesso che non conoscevo. Viaggiare da solo, per me, significa mettersi in gioco, conoscersi meglio e anche apprezzarsi di più. Mi permette di avvicinarmi di più alle persone che incontro, rendendomi più incline a interagire. Mi connette con la diversità, consentendomi di vivere un’esperienza di immersione totale in un Paese e la su Cultura.

Hai viaggiato di più in Italia, in Europa o nel resto del Mondo?

Durante gli anni universitari ho viaggiato molto in Europa. Ho partecipato a 4 programmi Erasmus in Spagna, di cui uno di studio a Granada e tre di tirocinio a Granada, Siviglia e Malaga.

Ho visitato quasi tutta la Spagna, ad eccezione del nord del Paese. Ho fatto due importanti esperienze in Inghilterra, a Londra. Ho visitato la Francia, la Repubblica Ceca, l’Austria e il Portogallo, che ho scoperto essere un Paese meraviglioso e che, purtroppo, avevo sottovalutato. Ho avuto l’opportunità di visitare anche Gibilterra, una destinazione davvero curiosa che mi ha riportato in Inghilterra nonostante la distanza.

Fuori dall’Europa ho viaggiato in America Latina, visitando Messico due volte e Perù una volta. Sono stato anche in Nord Africa, in Marocco e Tunisia.

A quali esperienze di viaggio sei più affezionato e perché?

Domanda difficile! Sono molto affezionato a tutte le mie esperienze di viaggio. Se proprio devo scegliere, ti parlerei del mio primo Erasmus in Spagna, in Andalusia, a Granada, e dell’esperienza in Nord Africa, a Tunisi, in Tunisia.

Granada è stato il mio primo lungo viaggio lontano da casa. Avevo 21 anni e non sapevo bene cosa aspettarmi: mi sono trovato di fronte a un sistema didattico diverso e, soprattutto, a una lingua nuova. Nei primi mesi, non avendo mai studiato lo spagnolo, ho incontrato non poche difficoltà nel comunicare. Ricordo ancora le prime lezioni all’università in cui non capivo assolutamente nulla e mi sentivo completamente spaesato. In Spagna l’inglese non è molto parlato, quindi ho dovuto imparare lo spagnolo per forza di cose. Oggi parlo la lingua fluentemente e la amo. Durante il mio soggiorno a Granada, ho avuto la fortuna di incontrare molti altri studenti provenienti da tutto il mondo, molti dei quali sono diventati oggi i miei più cari amici.

Deserto del Sahara
Granada

L’esperienza in Tunisia, invece, l’ultima in ordine cronologico, è stata la più impegnativa, ma anche quella da cui ho imparato di più su me stesso, sugli altri e sul mondo che mi circonda. Culturalmente, penso che la Tunisia sia il Paese più diverso in cui abbia vissuto, nonostante la sua vicinanza con l’Italia. Essendo un paese arabo-musulmano, è molto diverso da paesi geograficamente più distanti ma che condividono con l’Italia la religione.

in Tunisia ho dovuto mettermi alla prova più che mai e ho persino frequentato un corso di dialetto tunisino. Ho scoperto una popolazione estremamente accogliente e mi ha sorpreso il loro affetto per l’Italia e gli italiani. Inoltre, la cucina tunisina è buonissima, ingredienti semplici danno vita a piatti squisiti! Quello che più mi ha colpito è la semplicità con cui si vive, c’è un’umiltà e una genuinità che da noi purtroppo si è persa. La vita scorre lenta e tra un caffè e un tè alla menta, il tempo sembra rallentare, permettendoti di assaporare ogni momento con calma e serenità.

Raccontaci una destinazione che ti è rimasta nel cuore!

Messico e Perù sono due destinazioni incredibili che mi sono rimaste nel cuore.

Ho fatto due viaggi in Messico scoprendo, la prima volta, il Sud del Paese con la penisola dello Yucatán; la seconda volta, la capitale, Città del Messico.

Ho visitato Cancún, Tulum e Playa del Carmen, paradisi terrestri di fama mondiale affacciati sul Mar dei Caraibi. Sono stato a Mérida, la capitale dello Yucatán, nel sito archeologico di Chichén Itzá – città Maya tra le meglio conservate e una delle sette meraviglie del mondo moderno, e nei cenotes; piscine naturali formatesi dal crollo di caverne sotterranee di calcare.

E ho trascorso diverso tempo a Città del Messico, affascinante metropoli e crocevia di culture, della quale mi hanno colpito soprattutto i quartieri di Coyoacán, conosciuto ai più per la casa della pittrice messicana Frida Kahlo, e Xochimilco, celebre per i suoi canali navigabili e i suoi battelli colorati.

Cuzco
Machu Picchu

Sono stato in Perù per motivi di studio, grazie al percorso di doppia laurea offerto dalla mia Università Italiana.

Ho vissuto a Lima, la capitale. Una città meravigliosa situata lungo la costa del Pacifico, famosa per le spiagge e una ricca tradizione culinaria. Io vivevo nel distretto di Barranco, uno dei quartieri più affascinanti e bohemien; caratterizzato da strade punteggiate da gallerie d’arte, murales colorati, caffetterie alla moda e locali con musica dal vivo.

Durante il soggiorno ho però avuto la fortuna di spostarmi e di visitare Cuzco, Capitale dell’Impero Inca a 3.400 mt d’altezza; il cuore storico-culturale del paese dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui ho assaggiato il ‘’mate de coca’’, una bevanda delle Ande usata per combattere stanchezza, altitudine e mal di montagna (non ha gli stessi effetti psicoattivi della cocaina), e il ‘’Cuy’’, un piatto a base di porcellino d’India che affonda le proprie radici nelle antiche civiltà precolombiane delle Ande.

Da Cuzco ho raggiunto Machu Picchu (una delle sette meraviglie del mondo moderno) in treno. L’emozione di vedere le antiche rovine emergere dalle nuvole è indescrivibile! Non dimenticherò mai quello che ho provato a passeggiare tra quelle antiche rovine, mi sono sentito fortunato. È un posto mistico che strega, immergendo i visitatori in un’atmosfera di mistero e meraviglia.

Hai mai pensato di aprire un blog di viaggi? Racconti le tue avventure su qualche Social?

Ti dico sinceramente che sto pensando di aprire un blog, per ora racconto dei miei viaggi e delle mie avventure su Instagram, ho un profilo dove pubblico foto, video e storie inerenti alle mie esperienze in giro per il mondo. Potete trovarmi con il nome di Alessio.Longo.Germano

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che ti piacerebbe raccontare?

Potrei raccontarti dell’esperienza più wild che ho fatto!

A novembre sono andato nel Deserto del Sahara: da Tunisi sono sceso fino a Douz, ’la porta del Sahara’, nel sud del paese. Da lì, a bordo di un fuoristrada 4×4, ci siamo addentrati nel deserto. Abbiamo camminato per chilometri tra le dune dorate, fino a raggiungere un campo tendato nel cuore del deserto.

Il silenzio intorno, una pace che non si può spiegare. Un effetto benefico, quasi terapeutico! L’unico inconveniente è stato che il nostro fuoristrada non era proprio nuovissimo, quindi ha avuto qualche difficoltà ad attraversare le dune più alte. Ad un certo punto ci siamo bloccati in verticale con il 4×4 e abbiamo dovuto rapidamente abbandonare la macchina, saltando giù per evitare che si ribaltasse con noi all’interno.

È stato un momento adrenalinico, per fortuna la sabbia ha ammortizzato la caduta! Come si suol dire, un piccolo spavento rende l’esperienza degna di essere vissuta! Al ritorno, siamo usciti dal deserto senza problemi. Un’esperienza che rifarei senza pensarci due volte.

Prossimi viaggi in programma?

Ti svelo un segreto che ancora in pochi sanno: sono stato selezionato per il Servizio Civile Universale e presto partirò per una missione di un anno in Perù!

Congratulazioni, spiegaci di cosa si tratta!

Il Servizio Civile Universale è un programma che consente ai giovani tra i 18 e i 28 anni di dedicare un anno, o solo alcuni mesi, al volontariato in un altro paese. È possibile candidarsi per progetti in Europa o in altri continenti, come il Sud America o l’Africa; impegnandosi in progetti di solidarietà, cooperazione, assistenza e sviluppo.

Il progetto nasce nel 1972 come alternativa obbligatoria alla leva militare. Nel 2001 diventa volontario e viene aperto anche alle donne. Nel 2017 è stato poi esteso a livello universale.

Ogni anno, solitamente a gennaio, viene pubblicato il bando sul sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili. È possibile candidarsi ad un solo progetto, alcuni offrono più posti e altri meno. Ad esempio, il progetto in cui sono stato selezionato aveva solo due posti disponibili. Le domande per partecipare al Servizio Civile Universale aumentano di anno in anno e stanno diventando sempre più numerose.

È un’opportunità da non lasciarsi sfuggire se si desidera vivere un’esperienza all’estero. Un’ottima occasione per coloro che desiderano fare del bene e sono appassionati di volontariato oltreché di viaggi.

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