Isola d’Elba: 7 curiosità sull’Isola d’Elba che non tutti conoscono

da Sabrina
Curiosità sull'Isola d'Elba

La storia dell’Isola d’Elba è avvolta da un alone di fascino e mistero. Nell’organizzare l’itinerario di 5 giorni che ci ha portati a esplorarla da est a ovest e da nord a sud abbiamo scoperto 7 curiosità sull’isola d’Elba che ci hanno lasciato di stucco e abbiamo deciso di raccoglierle in questo articolo!

1. L’Isola d’Elba ha più di 100 spiagge

Ebbene sì! Con i suoi 224 km² di superficie e 147 km di coste, l’isola d’Elba conta un numero imprecisato di spiagge che supera nettamente le 100 unità. Si passa da lunghe distese di sabbia fine e dorata, attrezzate e ideali per famiglie con bambini, a spiagge di sabbia nera che nelle ore più calde della giornata scotta le piante dei piedi, ghiaia bianca, scogli; piccole baie e calette raggiungibili solo via mare. Magari in kayak, SUP o pedalò.

Spiaggia di Sansone e la Sorgente, Isola d'Elba
Spiaggia di Sansone e la Sorgente

Quale che sia la spiaggia che sceglierete tenete a mente due cose: al mattino controllate dove tira il vento, è lì che consigliamo di andare per godervi acqua pulitissima e fondali trasparenti. Il mare che bagna l’Isola d’Elba è cristallino e l’ecosistema marino ricco di specie animali e vegetali, perfetto per chi ama fare snorkeling!

Consiglio: nel preparare la valigia per un viaggio all’Isola d’Elba non dimenticate scarpine da scoglio e maschera da immersione.

2. L’Isola d’Elba è una delle perle della collana di Venere

Non tutti sanno che, dopo Sicilia e Sardegna, l’Isola d’Elba è la 3° isola più grande del Mediterraneo. O che è l’isola più grande del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. E che insieme a Pianosa, Giglio, Gorgona, Capraia, Montecristo e Giannutri, rappresenta una delle 7 perle della collana di Venere che, secondo la leggenda, avrebbero dato origine a uno degli angoli più affascinanti della nostra bella Toscana.

Il mito vi affascina? Vi farà piacere sapere che la storia dell’Isola d’Elba incontra il mito anche in un’altra storia tramandata da Diodoro Siculo secondo la quale Giasone e gli Argonauti sbarcarono nella spiaggia delle Ghiaie, si asciugarono il sudore con i suoi ciottoli bianchi e li macchiarono di colore nero-blu rendendo inconfondibile questo bellissimo tratto di litorale.

3. L’Isola d’Elba è stata la residenza di Napoleone Bonaparte

Dal 1814 al 1815, dopo la rovinosa battaglia di Lipsia e il trattato di Fontainbleau, l’Isola d’Elba è stata la residenza scelta dall’allora Imperatore di Francia, Napoleone Bonaparte, per trascorrere il suo esilio.

Scalinata di Via Napoleone all'Isola d'Elba
Isola d’Elba, residenza di Napoleone dal 184 al 1815

Al contrario di quanto molti pensano, infatti, Napoleone non fu imprigionato all’Elba ma scelse volontariamente l’isola per il suo esilio e vi regnò per circa 9 mesi portando più innovazioni di qualsiasi altro governo; motivo per cui ancora oggi è ricordato e festeggiato. Sia attraverso celebrazioni – come quella del bicentenario dalla morte nel 2021, che attraverso edifici – come:

  • La Villa dei Mulini, sul promontorio di Portoferraio, costruita tra due mulini a vento (da cui il nome) e scelta da Napoleone come residenza principale, probabilmente per la sua posizione strategica con ampia vista mare. L’imperatore fece costruire il piano superiore, programmò la ristrutturazione del vicino piccolo teatro e si occupò della scelta degli arredi di quella che oggi è Museo Nazionale con ingresso a pagamento.
  • La Villa San Martino a Portoferraio, in località San Martino, dove Napoleone trascorreva momenti di vita privata e in cui oggi si possono ammirare stampe dell’’800, arredi d’epoca e sale affrescate.
  • Il Santuario della Madonna del Monte in località Marciana, alle pendici del monte Giove, il più antico dell’Isola, raggiungibile con un sentiero nel bosco che parte dal paese di Marciana e arriva a destinazione dopo una camminata in salita di circa 1h. Qui Napoleone soggiornò per alcuni giorni tra agosto e settembre 1814.
  • La Chiesa della Misericordia e Museo dei Cimeli di Napoleone a Portoferraio. Ogni 5 maggio (giorno della morte di Napoleone), all’interno della Chiesa, si celebra una messa in onore dell’imperatore. Il Museo conserva tra le altre cose, un calco in bronzo della testa e della mano di Napoleone e la riproduzione del sarcofago nel quale sono conservati i resti.
  • Il Teatro dei Vigilanti a Portoferraio, che dotò l’Isola di un vero teatro e ancora oggi ospita un ricco cartellone di spettacoli.
  • La Pinacoteca Foresiana a Portoferraio, che ospita un’intera sala dedicata a Napoleone dove è possibile ammirare una copia del Ritratto di Napoleone Imperatore, alcuni libri donati da Napoleone alla città e altri oggetti di epoca napoleonica.

4. Il granito dell’Isola d’Elba lo ritroviamo nelle Meraviglie d’Italia

L’avreste mai detto? È una delle curiosità sull’Isola d’Elba che più ci hanno stupito!

L’Isola d’l’Elba è una terra ricca di granito, il materiale che gli antichi romani usavano per costruire molte delle opere che ancora oggi sono disseminate nelle nostre città. Fra queste il Pantheon di Roma, il Duomo di Pisa e il Battistero di Piazza dei Miracoli: capolavori realizzati con il granito estratto dal Monte Capanne.

5. L’Isola d’Elba è terra di vini e passiti DOC e DOCG

“Gli abitanti dell’Isola d’Elba sono forti e sani perché il vino dell’isola dà forza e salute” era solito ripetere Napoleone.

Sole, mare e macchia mediterranea: ecco gli ingredienti naturali che rendono i vini dell’Isola d’Elba unici e pregiati, custodi di una storia antica che affonda le proprie radici nella civiltà etrusca e che ancora oggi viene portata avanti con passione, coraggio e determinazione.

Vigneti vista mare all’Isola d’Elba

La Denominazione di Origine Controllata è stata istituita nel 1967 con Elba Bianco ed Elba Rosso, nel 1994 sono state introdotte nella denominazione anche Elba Aleatico, Elba Ansonica, Elba Ansonica Passito ed Elba Rosato. Nel 1999 viene riconosciuta la denominazione del Moscato dell’Elba e nel 2011 le tipologie Elba Vermentino, Elba Trebbiano e Elba Sangiovese.

Il modo migliore per conoscere i vini elbani? Organizzare una visita nelle cantine e i vigneti disseminati sull’Isola! Basandoci sulla nostra esperienza vi consigliamo di provare Tenuta La Chiusa a Portoferraio.

6. Tracce del megalitismo elbano in Loc. San Piero

Paese che vai, curiosità sull’Isola d’Elba che trovi! Come la presenza di un complesso unico di menhir, megaliti, ovvero grandi pietre di roccia massiccia, disposte in direzione nord-sud alle pendici del Monte Perone.

Si tratta del sito dei Sassi Ritti, un insieme di 4 menhir aniconici (ovvero senza decorazioni né immagini scolpite) di altezze differenti, riconducibili al III – II millennio a.C. che si pensa venissero usati per funzioni rituali legate al culto del Sole, raggiungibile a piedi partendo da San Piero seguendo il sentiero 135B.

Sassi Ritti a San Piero in Campo

Esempi simili sono stati rinvenuti anche in Sardegna (Pranu Mutteddu) e nel sud della Corsica (Cauria e Palaggiu).

7. Isola d’Elba e minerali, una storia che inizia con antiche civiltà

Gli antichi greci avevano rinominato l’Isola d’Elba Aethalia, fuligginosa, per la presenza dei fumi dei forni etruschi che lavoravano il ferro e ricoprivano isola di fuliggine. Sull’Isola d’Elba, infatti, non c’è solo il granito ma anche miniere e musei minerari dove è possibile conoscere il passato industriale estrattivo dell’isola.

Miniere ed estrazione del ferro

Le miniere dell’Isola d’Elba si trovano nei comuni di Capoliveri, Porto Azzurro, Rio Marina e Rio nell’Elba. Da non perdere assolutamente le miniere Calamita, uno dei bacini minerari più importanti d’Europa rimasto in funzione fino ai primi anni Ottanta.

Ma le sorprese non finiscono qui! Quelle elencate, infatti, non sono le uniche curiosità sull’Isola d’Elba che vi faranno venire voglia di correre a visitarla. Curiosi di scoprirle? Un po’ di pazienza, presto torneremo ad esplorare la meravigliosa isola dell’arcipelago toscano con la nostra piccolina 🙂

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2 commenti

Gan Luca sensi 4 Febbraio 2023 - 7:29

Bravi bel racconto

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Sabrina 4 Febbraio 2023 - 11:29

Grazie Gianluca 🙂

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