Durante le ferie estive abbiamo deciso di sfidare il caldo organizzando un viaggio in Sicilia alla scoperta della costa ionica, il sud-est e parte della costa mediterranea. Siamo partiti in macchina dal nord della Toscana e dopo più di 1.000 km ci siamo ritrovati al cospetto del vulcano attivo più alto d’Europa, a passeggiare tra le antiche città della Magna Grecia, visitare Parchi Archeologici e Riserve Naturali, ammirare le bellezze della Val di Noto e assaporare una tradizione culinaria pazzesca.
Se sognate o state programmando un tour della Sicilia Orientale, questo è l’articolo che fa per voi! Dentro ci trovate tutte le tappe del nostro itinerario di 11 giorni con informazioni pratiche e consigli utili.
Contenuti
Itinerario Sicilia Orientale, informazioni generali
Il nostro viaggio in Sicilia Orientale attraversa Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria e parte ufficialmente da Taormina, dopo 1.100 km, 11 ore di guida e 20 minuti di traghetto.
Giorni di viaggio: 13 (11 in Sicilia + 2 di viaggio con partenze intelligenti per evitare i weekend da bollino rosso).
Posti visitati (in ordine): Taormina e Isola Bella, Castelmola, Gole dell’Alcantara, Riviera dei Ciclopi (Acireale, Aci Trezza, Aci Castello), Catania e Parco dell’Etna, Area Marina Protetta del Plemmirio, Siracusa (Parco Archeologico della Neapolis e Isola di Ortigia) e spiaggia di Fontane Bianche, Riserva di Vendicari (spiaggia di Calamosche, Tonnara di Vendicari, Marzamemi, Punta e Isola delle Correnti), Punta Ciriga, Val di Noto (Noto, Scicli, Modica e Ragusa), Castello di Donnafugata, Agrigento e Valle dei Templi, Caltagirone.
Chilometri percorsi: 3.400 km per oltre 53 ore di guida.
Mezzi di trasporto e spostamenti: abbiamo viaggiato esclusivamente in macchina (un auto a metano che non abbiamo mai avuto problemi a rifornire, tranne ad Agrigento dove non sono presenti distributori), più la tratta in traghetto che collega Villa San Giovanni a Messina. Il tragitto dura circa 20 minuti e costa 33 € con Blueferries (compagnia delle Ferrovie dello Stato), 37 € con Caronte & Tourist.
Pernottamenti: 9 strutture ricettive con spostamenti al massimo ogni due giorni. Escludendo le notti intermedie a Pizzo e Caserta, abbiamo dormito due notti a Taormina, Catania, Noto e Agrigento; una notte a Siracusa, Ragusa e Messina (per imbarcarci subito al mattino).
Alberghi, B&B e appartamenti sono stati scelti tramite Booking e Bed and Breakfast Italia. Nonostante i punteggi alti non tutti erano all’altezza del voto ricevuto (superiore a 9), per questo nell’articolo troverete solo quelli che ci sentiamo di consigliarvi.
Guida di viaggio: Lonely Planet Sicilia, un investimento utile per questo 2021 che a luglio ci ha portati a un weekend a Palermo e che ad ottobre ci porterà a Trapani.
Tour della Sicilia Orientale: le tappe giorno per giorno
Giorno 1: Taormina e Isola Bella
Taormina è il punto di partenza di questo itinerario della Sicilia orientale. Distante 1h di macchina da Messina e Catania e a loro collegata da una nuovissima autostrada che passa attraverso i Monti Peloritani, Taormina guarda lo Ionio dall’alto di uno sperone roccioso.
Posta a 200 metri d’altezza sul Monte Tauro, Taormina è una delle località più eleganti, raffinate, costose e turistiche della Sicilia, frequentata da divi del cinema e personaggi dello spettacolo sin dagli anni Sessanta. Durante il nostro tour vi abbiamo trascorso 2 notti. In questo tempo siamo riusciti a visitare il centro storico e perderci lungo Corso Umberto I, la via principale che la taglia da cima a fondo, ammirare il tramonto e l’Etna dal Teatro Greco (ticket 13,50 €), passeggiare nei giardini della Villa Comunale. Godere del panorama da Piazza IX aprile e la sua terrazza sul mare e tuffarci nelle acque di Isola Bella e Mazzarò.
Le spiagge sono facilmente raggiungibili in funivia dal centro storico. La corsa singola costa 3,00 €, il biglietto giornaliero 10,00 €.
Dove dormire a Taormina
Trovare parcheggio a Taormina è un’impresa titanica. Se, come noi, decidete di dormire in città assicuratevi di scegliere una struttura dotata di posto auto. Noi abbiamo scelto il B&B Blue Sky House, spendendo 160 € per due notti in camera doppia senza colazione + 10 € al giorno per lasciare la macchina in garage.
Consigliato per la posizione, il centro storico si raggiunge a piedi in 5 minuti e la funivia dista appena 300 mt, la pulizia e la gentilezza dei proprietari. La colazione non era compresa nel prezzo ma ogni mattina ci hanno fatto trovare fuori dalla camera acqua, succo di frutta, tè, caffè e merendine. Un plus la camera con terrazzino privato vista mare.
Dove mangiare a Taormina
Bam Bar Taormina per una colazione tipica siciliana a base di granita e brioche. Andateci presto (è uno dei locali più gettonati della zona), possibilmente all’apertura, per godervelo in tutta tranquillità! Pasticceria Minotauro e Pasticceria D’Amore per biscotti alla mandorla e cannoli di ricotta fresca farciti al momento. Gourmet 32 per pasta fatta in casa e piatti realizzati con prodotti tipici locali, in abbinamento a vini del territorio.
Quanti giorni restare a Taormina
Vi consigliamo di fermarvi a Taormina un paio di giorni, il tempo sufficiente per visitare la città e Isola Bella, organizzare un’escursione alle Gole dell’Alcantara – distanti 25 km – e raggiungere Castelmola.
Giorno 2: Gole dell’Alcantara e Castelmola
Le Gole dell’Alcantara o Gole di Larderia sono un’attrazione da non perdere durante un tour della Sicilia orientale. Distanti 15 km da Giardini-Naxos e 25 km da Taormina, fanno parte del Parco Botanico e Geologico Gole dell’Alcantara e sono gole naturali le cui pareti rocciose, alte fino a 25 metri e larghe fino a 5 metri, si sono formate dall’incontro fra la lava incandescente dell’Etna e l’acqua gelida del fiume.
L’escursione alle Gole dell’Alcantara può essere fatta in autonomia, come nel nostro caso; l’acqua è fredda ma sopportabile ed è fattibile anche con bambini. Fondamentale l’utilizzo di scarpine da scoglio.
Visitare le Gole dell’Alcantara richiede una mezza giornata. Nel pomeriggio ci siamo quindi rilassati nel Lido di Mazzarò, meno affollato della vicina baia di Isola Bella, e al tramonto abbiamo raggiunto Castelmola. Il paese, sormontato da una fortezza in rovina, è uno dei Borghi più Belli d’Italia, si affaccia sulla costa da un lato e sull’Etna dall’altro ed è famoso, fra le altre cose, per il Bar Turrisi; che con i suoi simboli fallici ovunque è un inno alla fertilità.
Giorno 3: Riviera dei Ciclopi e Catania
Il terzo giorno siamo partiti alla volta di Catania, 54 km a sud di Taormina, attraversando la Rivera dei Ciclopi che comprende le località di Acireale, Aci Trezza e Aci Castello.
La mattinata è trascorsa veloce visitando la Cattedrale di Acireale – la Basilica dei Santi Pietro e Paolo -, ammirando i Faraglioni dei Ciclopi ad Aci Trezza – sassi che secondo la leggenda sarebbero stati scagliati da Polifemo dopo essere stato accecato da Ulisse -, facendo il bagno in mare aperto nei pressi del Castello Normanno di Aci Castello, abbarbicato sulla cima di una rara roccia vulcanica di colore nero.
A Catania abbiamo trascorso due notti, intervallate da una imperdibile escursione sull’Etna, e visitato:
- il centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO con Piazza Duomo e la Cattedrale di Sant’Agata, i palazzi settecenteschi di colore bianco e nero, le chiese barocche;
- la Pescheria, il mercato del pesce più antico della città, che si svolge tutte le mattine tranne la domenica;
- il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, oggi sede dell’Università degli Studi di Catania;
- Via Crociferi, susseguirsi di chiese barocche, e Via Etnea, tripudio di negozi votati allo shopping;
- il Teatro Romano, un esemplare unico di “Colosseo Nero” del II secolo;
- il Castello Ursino;
- il Giardino Bellini, intitolato al compositore catanese Vincenzo Bellini.
Quanti giorni restare a Catania
Catania merita almeno due giorni per essere esplorata.
Dove dormire a Catania
A Catania abbiamo dormito in un piccolo B&B a conduzione famigliare a 900 mt da Piazza Duomo con possibilità di parcheggio privato custodito. L’accoglienza e l’ospitalità sono state impeccabili, la struttura meriterebbe invece qualche lavoretto di ristrutturazione in più. Se automuniti, assicuratevi di scegliere una struttura dotata di parcheggio. Se non automuniti, optate per un albergo ancora più centrale per risparmiare tempo tra un capo e l’altro della città.
Dove mangiare a Catania
Pasticceria Savia e Bar Mazzini per una colazione siciliana a base di cannolo, granita, brioche o iris al forno con ricotta. Chiosco Giammona e Chiosco Costa per una pausa refrigerante a base di selz, sale e limone, mandarino o tamarindo. La Deliziosa per un piatto di pasta alla norma o carne di cavallo, due specialità tipiche di Catania; La Cucina dei Colori per un alternativa vegetariana e/o vegana gustosa e saporita.
Giorno 4: Escursione sull’Etna
L’Etna è in cima alla lista delle cose da vedere nella Sicilia orientale, un’esperienza imperdibile per la quale mettere in conto un’intera giornata.
Idda, ‘a Muntagna, ennesimo sito Patrimonio UNESCO della Sicilia: l’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa, uno dei simboli indiscussi della regione. Visitarlo richiede tempo e un minimo di allenamento. Le escursioni possibili sono diverse e vengono gestite da società differenti.
Noi ci siamo rivolti al Gruppo Alpine Etna Sud e abbiamo partecipato all’escursione Etna 3000 mt; quella che al momento consente di spingersi più in alto. Da circa un anno, infatti, da quando è ripresa l’attività eruttiva del vulcano, non è possibile raggiungere i Crateri Sommitali (a circa 3300 mt).
L’escursione Etna 3000 mt costa 75 € a persona e comprende: 30 € per la funivia, 45 € per la guida, il 4×4 che porta fino a 2700 mt, eventuale equipaggiamento. Da 2700 a 2950 mt si prosegue a piedi ammirando i cambiamenti che la natura ha prodotto nel corso degli anni.
Clicca qui per l’articolo completo sulla nostra escursione sul Monte Etna
Giorno 5: Parco del Plemmirio e Parco Archeologico della Neapolis (SR)
Il 5° giorno abbiamo lasciato Catania per raggiungere Siracusa e spingerci sempre più a sud. Avendo il check-in nel pomeriggio, abbiamo prima fatto tappa nell’Area Marina Protetta del Plemmirio; una penisola 10 km a sud di Siracusa caratterizzata da acque cristalline, fondali trasparenti, grotte e pareti di roccia bianca.
Tre i varchi in cui ci siamo addentrati: la sabbiosa Spiaggia Minareto (varco 35) raggiungibile da Punta Castelluccio e adatta a una giornata in spiaggia con bambini, la scogliera di Cala Zaffiro (varco 28) ideale per i tuffi, Spiaggia Massoliveri e il punto panoramico della Pillirina (varco 34).
Nel tardo pomeriggio visita al Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa, una delle più importanti aree archeologiche della Sicilia, ricca di reperti storici appartenenti a epoche diverse. La biglietteria chiude alle 18:30, il ticket d’ingresso costa 16,50 € e dà accesso a: Teatro Greco, Anfiteatro Romano, Orecchio di Dioniso, Latomia del Paradiso e Ara di Gerone.
La sera cena e passeggiata per le vie lastricate di Ortigia, la Siracusa antica, dove il tempo sembra essersi fermato, collegata alla parte moderna da una serie di ponti pedonali.
Quanto giorni restare a Siracusa
Almeno due giorni per avere il tempo di visitare il Parco Archeologico, perdersi senza fretta tra i vicoli di Ortigia, esplorare le spiagge nei dintorni e scegliere calette nascoste in cui rilassarsi. Tornassimo indietro aggiungeremmo una seconda notte a Siracusa, ci avrebbe dato il tempo di scoprirla con calma.
Dove mangiare a Siracusa
Pasticceria Artale per una colazione coi fiocchi. Caseificio Borderi per un panino veloce ma gustoso all’ora di pranzo. A putia delle cose buone, La Locandiera di Palazzo Bellomo e Sicilia in tavola per una cena a base di piatti tipici locali realizzati con materie prime e prezzi onesti.
Giorno 6: Ortigia, Fontane Bianche e Noto
Riprendiamo l’itinerario in Sicilia orientale dall’Isola di Ortigia, il nucleo storico di Siracusa; la città più importante del mondo antico, all’epoca più grande addirittura di Atene e Corinto. È in questo intricato e romantico labirinto di strade e viottoli che trovano spazio:
- la meravigliosa Piazza del Duomo con la Cattedrale Barocca costruita sui resti di un tempio greco del V secolo a.C.;
- il Castello Maniace sulla punta più a sud dell’isola, costruito nel XIII secolo per volere di Federico II;
- la Fonte Aretusa, un tempo la principale riserva idrica della città. Oggi una fontana leggendaria e monumentale circondata da cefali e piante di papiro;
- la Giudecca, il quartiere ebraico che si snoda intorno a Via della Maestranza. Da non perdere la chiesa di San Giovanni Battista, senza tetto come lo Spasimo di Palermo, che lascia filtrare la luce e intravedere il cielo dal suo rosone.
Dopo Ortigia è il turno di Fontane Bianche, l’arenile più famoso di Siracusa e una delle spiagge più belle della Sicilia orientale. Un golfo naturale, racchiuso fra Siracusa e Avola, caratterizzato da sabbia bianca e fine, fondali trasparenti, temperatura mite e acqua poco profonda; caratteristiche che la rendono una meta molto gettonata tra le famiglie con bambini.
Per poi approdare a Noto, la perla del barocco siciliano, 38 km a sud-ovest di Siracusa. Una città suggestiva che al tramonto si tinge di rosso e oro, interamente ricostruita dopo il terremoto del 1693 e che insieme a Modica, Sicli, Ragusa, Caltagirone, Palazzolo Acreide, Militello Val di Catania e Catania fa parte del sito Unesco “Le città tardo barocche della Val di Noto“.
Noto si visita in poche ore percorrendo Corso Vittorio Emanuele e Via Cavour; è su queste due strade, infatti, che affacciano le attrazioni principali: la Cattedrale di San Nicolò, sulla cui scalinata fino al 31.10.2021 è possibile ammirare le sculture di Igor Mitorai (l’autore dell’Icaro della Valle dei Templi), Piazza Municipio e i suoi palazzi nobiliari, le chiese barocche di Santa Chiara, San Domenico, SS. Salvatore, il Teatro Di Lorenzo, le 3 scalinate dedicate alla Divina Commedia realizzate per la 42° Infiorata di Noto e visibili fino alla fine dell’estate.
Quanti giorni restare a Noto
Consigliamo di restare a Noto almeno 2 giorni per visitare la città, la Riserva Naturale di Vendicari e le sue spiagge da sogno e spingersi fino alla punta più meridionale di tutta la Sicilia, Punta delle Correnti, nel comune di Portopalo di Capo Passero.
Dove mangiare a Noto
Caffè Roma per una granita siciliana coi fiocchi! Dall’esterno sembra un bar di paese come tanti altri e probabilmente se non ci fosse stato consigliato dai proprietari del B&B neanche ci avremmo fatto caso, invece qui abbiamo assaggiato un’ottima granita alle more di gelso con prezzi di frutta fresca all’interna. Cocciu d’Amuri per una cenetta romantica nel cortile interno del ristorante e trattoria Bedda Matri, per assaggiare piatti della tradizione rivistati realizzati con materie prime locali.
Dove dormire a Noto
Ziolì Noto, il B&B perfetto nel cuore di Noto. Una struttura ricettiva aperta nel 2019 da tre giovani fratelli siciliani. Consigliata per le camere finemente arredate, la colazione abbondante con torte e biscotti fatti in casa e prodotti tipici, la terrazza panoramica in cui fare aperitivo e/o un bagno in jacuzzi; la posizione e la gentilezza dei gestori. Prezzo per 2 notti in camera doppia con colazione la settimana di Ferragosto: € 198.
Giorno 7: dalla Riserva di Vendicari a Isola delle Correnti
Una splendida giornata baciata dal caldo sole di agosto che ha visto protagonisti:
- l’acqua salata dello Ionio che abbraccia quella del Mediterraneo a Punta delle Correnti. È qui, nel punto più meridionale della Sicilia (se non si considera l’isola di Lampedusa), che è possibile vedere l’incontro fra i due mari. Noi lo abbiamo fatto dal faro di Isola delle Correnti, davanti la spiaggia di Punta delle Correnti, raggiungibile a piedi attraverso un breve tratto di mare (l’acqua arriva massimo a mezzo busto);
- le spiagge selvagge della Riserva di Vendicari, imperdibile la caletta sabbiosa di Calamosche;
- le rovine di Eloro e le colonne romane nella vecchia Tonnara di Vendicari, circondata da un’oasi faunistica dove fare birdwatching e ammirare gli uccelli nel loro habitat naturale (primi su tutti i fenicotteri);
- il villaggio di pescatori di Marzamemi con la famosa Piazza Regina Margherita ricoperta di tavolini che all’ora dell’aperitivo pullula di turisti e visitatori.
L‘accesso alla Riserva di Vendicari è a pagamento e possibile da 5 diversi punti (Eloro, Marianelli, Calamosche, Vendicari, Cittadella). Si posteggia l’auto in uno dei parcheggi attrezzati presenti (a Calamosche € 5,00 ticket unico) e si paga il biglietto d’ingresso alla riserva (intero € 3,50). Noi lo abbiamo pagato al mattino per raggiungere la Spiaggia di Calamosche, aperta a max. 500 persone alla volta, e lo abbiamo potuto riutilizzare nel pomeriggio alla Tonnara di Vendicari. In entrambe i casi abbiamo percorso un tratto di strada a piedi nella natura incontaminata per circa 10 minuti.
Giorno 8: Scicli, Modica e Ragusa Ibla
Dopo aver toccato la punta più a sud della Sicilia è il momento di virare verso ovest, addentrarci nell’entroterra e visitare le città barocche Patrimonio UNESCO di Scicli, Modica e Ragusa; prima però un tuffo rinfrescante a Punta Ciriga (Ispica). Un’area selvaggia e incontaminata caratterizzata da insenature sabbiose, fondali bassi, alte scogliere a picco sul mare e un faraglione di forma triangolare.
Scicli è una tranquilla cittadina barocca della Val di Noto, balzata agli onori della cronaca grazie ai romanzi di Camilleri e la serie tv “Il Commissario Montalbano“. Il suo centro storico è raccolto e si gira in poco tempo, da non perdere: la Chiesa di San Matteo, che domina l’abitato dall’alto di una rupe, i palazzi nobiliari (Patanè e Bemeventano), i musei eclettici e una farmacia storica, le chiese barocche, la vista panoramica dall’alto del Colle San Matteo.
Modica è la città del cioccolato IGP, prodotto di origini antichissime introdotto in Sicilia durante la dominazione spagnola, caratterizzata da un centro medievale raccolto abbarbicato sul fianco di una collina su cui domina la Cattedrale barocca. Da non perdere:
- a Modica alta, il maestoso Duomo di San Giorgio, al culmine di una scalinata panoramica di 250 gradini, e il Belvedere del Pizzo, una terrazza panoramica con vista sui palazzi nobiliari sottostanti;
- a Modica bassa, il Duomo di San Pietro, la chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, il Museo Casa natale di Salvatore Quasimodo, l’Antica Dolceria Bonajuto – la più antica cioccolateria di tutta la Sicilia;
- sulla collina dell’Itria, lungo via San Benedetto da Norcia, un punto panoramico di fronte al Duomo di San Giorgio che abbraccia Modica Alta e Modica Bassa.
Racchiusa fra le vette dei Monti Iblei, Ragusa è la città dai due volti: quello moderno e frenetico di Ragusa Superiore e quello sospeso nel tempo di Ragusa Ibla, il nucleo antico della città ricostruito esattamente nello stesso punto dopo il devastante terremoto di fine Seicento.
Ragusa Ibla è un gioiello, una delle tappe di questo itinerario in Sicilia orientale di 11 giorni che abbiamo amato di più. Sembra di stare in una bolla, come sospesi nel tempo, ed è piacevole passeggiare fra vicoli e salite circondati da palazzi d’inestimabile valore storico, artistico e culturale. Da non perdere: Piazza Duomo e il Duomo di San Giorgio, il Cinabro dei Carrettieri – bottega artigiana custode della tradizione dei colorati carretti siciliani -, il teatro Donnafugata, il Giardino Ibleo e il belvedere da Santa Maria delle Scale, ma anche i ponti che collegano le due anime della città.
Merita attenzione anche Ragusa Superiore, dove si trova il secondo duomo del capoluogo di provincia, la Cattedrale di San Giovanni Battista e i murales realizzati dal 2015 al 2019 con FestiWall; il festival di street art che ha chiamato a raccolta artisti nazionali e internazionali per ridare valore a zone degradate e periferiche e oggi conta quasi 30 opere d’arte muraria.
Quanti giorni restare a Ragusa
Anche se un po’ di fretta, in un giorno si riescono a visitare Ragusa, Modica e Scicli. Venendo dalla costa si incontrano Scicli, Modica e Ragusa; Modica fa da punto di passaggio tra le due e dista 10 km da Scicli, 16 km da Ragusa.
Dove mangiare a Ragusa
Pasticceria Iudice per i dolci della tradizione siciliana. Cantunéra per mangiare il miglior arancino siciliano secondo la Guida Street Food 2021 del Gambero Rosso. Al Gradino 284 per un aperitivo al tramonto con vista su Ragusa Ibla dalla scalinata di Santa Maria. Manaki per una cena creativa a km zero.
Dove dormire a Ragusa
Ad Maiora Design Rooms nel cuore di Ragusa Ibla. Una notte in camera doppia con abbondante colazione e pass gratuito per il parcheggio durante la settimana di Ferragosto: € 98. Consigliato per la posizione centralissima, le camere nuove, moderne e finemente arredate (la nostra era in parte in sasso), la massima attenzione alle normative anti-contagio, il servizio, i consigli e l’ospitalità.
Giorno 9: Castello di Donnafugata e Valle dei Templi
Tutte le nostre mattinate iniziavano con sveglia alle 7, passeggiata nelle ore più “fresche” della giornata con turisti zero in giro per strada e colazione. Ragusa Ibla non ha fatto eccezione e dopo un tour in solitaria per le vie del centro siamo ripartiti per raggiungere una delle ultime tappe del nostro tour.
Al mattino visita al Castello di Donnafugata, 19 km e 20 minuti di auto da Ragusa; al pomeriggio arrivo ad Agrigento e visita guidata alla Valle dei Templi.
- Il Castello di Donnafugata è una dimora storica dell’Ottocento immersa nella campagna verde-oro dell’entroterra siciliano. Il ticket d’ingresso completo ha un costo di 10 € e comprende la visita a: Museo del Costume, un viaggio che mescola usi e costumi della società siciliana con gli avvenimenti storici fra ‘700 e prima metà del ‘900, sale del Castello, labirinto e parco d 8 ettari che ospita tre diverse tipologie di giardini. Mettete in conto un paio d’ore.
- Il Parco Archeologico della Valle dei Templi è uno dei più importanti siti monumentali e paesaggistici di età classica al mondo. Dichiarato Patrimonio dell’UNESCO nel 1997, ospita al proprio interno le rovine dell’antica Akragas e visitarlo richiede almeno 2 ore. Noi abbiamo partecipato a una visita guidata serale dalle 18:30 alle 20:30 che ci ha permesso di ammirare i templi con la luce del giorno, quella infuocata del tramonto e quella magica della notte. Abbiamo speso 22 € a testa, 12 € per il parco e 10 € per la guida. Con 5 € in più è inoltre possibile visitare il bene FAI Giardino della Kolymbethra, noi non siamo riusciti per questioni di tempo.
Giorno 10: Agrigento e dintorni
Avendo dei parenti in Sicilia, questa giornata l’abbiamo dedicata principalmente a loro e soltanto nel tardo pomeriggio abbiamo visitato il centro storico di Agrigento. Se avessimo avuto un’intera giornata a disposizione, avremmo organizzato un’escursione alla Scala dei Turchi (13 km da Agrigento) – possibilmente via mare per ammirarla in tutto il suo splendore e la sua fragilità – e alla Casa Museo Luigi Pirandello (10 km da Agrigento).
Quanti giorni restare ad Agrigento
A scelta fra uno o due giorni in base alle cose che si ha intenzione di vedere. Un giorno è sufficiente per visitare il centro storico, la Valle dei Templi e la Casa Museo Luigi Pirandello; con due giorni si riescono visitare anche Sciacca e la Scala dei Turchi e magari qualche altra caletta lungo la costa.
Dove mangiare ad Agrigento
Enoteca ‘Nzolia e Sal8 nel cuore di Agrigento per accompagnare piatti della tradizione con vini del territorio. Bonamorone Gastronomia e Il Re di Girgenti, lungo la strada panoramica che porta alla Valle dei Templi, per gustare una pinsa romana leggera e ben lievitata nel primo caso; vivere un’esperienza culinaria in un ristorante consigliato dalla Guida Michelin 2021 nel secondo.
Dove dormire ad Agrigento
Panoramica dei Templi B&B consigliato principalmente per la posizione, 1 km dalla Valle dei Templi e 2 km dal centro. Le camere della struttura sono nuove e moderne, si vede che sono stati fatti importanti lavori di ristrutturazione; mentre il palazzo in cui è inserita è molto vecchio e da fuori nessuno immaginerebbe di poter trovare camere finemente arredate con tutti i comfort. La colazione niente di che. Prezzo per 2 notti in camera doppia con colazione il weekend di Ferragosto: € 150.
Giorno 11: Caltagirone
Anche l’ultimo giorno è arrivato e lo abbiamo passato attraversando l’entroterra siciliano per raggiungere l’ultima tappa del tour, il borgo catanese di Caltagirone, e avvicinarci a Messina; la città dello stretto da cui l’indomani mattina saremmo ripartiti.
Famoso principalmente per la produzione di ceramica (dalle pigne colorate alle leggendarie Teste di Moro), Caltagirone è una città dai mille volti in cui merita perdersi per ammirare: la Cattedrale di San Giuliano, la Scalinata di Santa Maria del Monte – 142 scalini dipinti a mano che mostrano, gradino dopo gradino, l’evoluzione storica delle maioliche siciliane, il Museo dei Presepi e il Museo Regionale della Ceramica.
Altre cose da vedere in Sicilia orientale
11 giorni in Sicilia sono volati. La Sicilia Orientale è uno scrigno di tesori e pochi giorni certo non bastano per conoscerlo tutto. Sono la scintilla che ti fa innamorare e sognare di tornare per visitare nuove destinazioni. In questo elenco ve ne proponiamo alcune:
- Avola, la città della mandorla e del Nero d’Avola
- Pachino, la città del pomodoro ciliegino
- Bronte, la città dei pistacchi ai piedi dell’Etna
- Piazza Armerina e i mosaici Patrimonio UNESCO della Villa Romana del Casale
- Palazzolo Acreide e Militello Val di Catania, per chiudere il cerchio delle città barocche della Val di Noto
- Cava d’Ispica, l’importante Parco Archeologico Patrimonio UNESCO tra Modica e Ispica
- Necropoli di Pantalica, il più importante insediamento preistorico d’Europa in provincia di Siracusa
- Visita in cantina con degustazione vini. Un’esperienza che non siamo riusciti a fare per via del troppo caldo
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4 commenti
Un bellissimo viaggio Sabrina: praticamente da copiare…anche se per noi in un’altra stagione!
Lo salvo tra i preferiti sperando di fare prossimamente qualche toccata e fuga in Sicilia, magari per un long weekend 😉
Grazie Elena! Sono sicura ti piacerà 🙂 Tarda primavera e inizio autunno potrebbero essere un ottimo periodo per organizzare un weekend lungo. I voli sono frequenti e tutti i capoluoghi offrono posti da vedere meravigliosi.
Ciao Sabrina,
sono Monica da Firenze. Vi ho appena scoperti! Mentre “spippolavo” sul computer per vedere un tour della sicilia orientale ho visto il vostro viaggio e mi è subito piaciuto! Ho già i biglietti aerei per me e mio marito… partenza 1 settembre e rientro il 13…su Catania.
Vedo di organizzare il tutto sulla base del vostro giro. Grazie per le preziose indicazioni.
Ciao Monica, mi fa davvero piacere! E come periodo settembre mi sembra ottimo, sarà un viaggio incredibile 😊